15/04/08

HOKUSAI: THE BIG WAVE

Sarà l'inconscia ed improssiva vena artistica che si fa strada in me, sicuramente suggerita dall'imminente esame, ma il post è uno di quelli destinati a rimanere, in un tono diverso, in senso più conoscitivo di qualcosa che sconoscevo ed a cui non ero stato in grado di dare risposta. Penso che la visione, lo scorcio di mare che vi posto è una di quelle raffigurazioni rimaste nella storia dell'immaginario mondiale, un manifesto di una certa cultura e corrente artistica proveniente dal lontano Oriente e precisamente dal Giappone. Il maestro Hokusai, vissuto tra la fine del '700 e la metà del '800, era figura di spicco della pubblicistica giapponese che produceva stampe low-cost al fine di diffondere l'arte anche a quegli strati di popolazione che non poteva fruire altrimenti di quadri e pittura. Ovviamente non sto parlando del primo arrivato in questo senso, anzi, ispiratore dell'Espressionismo e del Cubismo europei, Hokusai produceva queste stampe chiamate Ukiyo-e ed avevano il preciso scopo di mostrare come in un fermo immagine scene di movimento riguardanti un certo momento della vita quotidiana delle popolazioni contadine giapponesi o semplicemente paesaggi. La "Grande Onda" fa parte di una grande serie, che in origine doveva comprendere 100 pezzi, commissionata al maestro, con il preciso scopo di raffigurare da diverse angolazioni e situazioni, il monte più alto del Giappone, l'iconografico Monte Fuji. Portatore di innovazioni in senso pittorico, riguardo l'uso del colore e la capacità di fermare in pausa un momento così veloce e tecnicamente difficile da riprendere, Hokusai ha ispirato una grande serie di iniziative sparse in tutto il mondo, e come non poter perdere l'occasione di un Onda così maestosa per qualche marchio produttore che di Onde ha fatto la propria ragione di vita? Quicksilver è leader nel mondo in questo campo e, certamente complice di questa mia divagazione artistica, 2 anni fa usò la famosa "Grande Onda" per lanciare una linea ispirata al disegno appunto e che venne raffigurato nelle proprie produzioni e nella grafica pubblicitaria che annunciava l'irrompere del mondo delle Gare Surf anche in Giappone. Non è difficile rimanere ammaliati dall'arte e dalla cultura Giapponese, in tempi più recenti anche gli scrittori della Beat Generation americana attinsero a piene mani dalla letteratura, ed il cinema non si è mai lesinato dal rendere continuo omaggio al paese del sole nascente, vedi alla voce Tarantino..ad ogni modo, i Giapponesi, e Hokusai, rappresentano un continuo rivolto al passato di ciò che è stato, ricordandoci come anche nell'aspetto artistico questi popoli fossero sempre un passo avanti a noi, lontani suggeritori di innovazione sia tecnologica, religiosa e culturale....Respect!

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