Cavalca ogni onda come se fosse l'ultima.
In qualsiasi modo.
19/01/13
17/01/13
FEDERER'S NIKE ZOOM VAPOR, LE SCARPE DEL RE!
È il gigante dello sport: Nike.
È il numero uno del tennis da che esiste l'umana ragione: R. Federer.
Questo è uno dei pochi casi in cui uno più uno fa 1. Nike è da più di un decennio sponsor tecnico di Federer, e negli anni 90, lo è stato anche per molti numeri uno del tennis, Agassi e Sampras su tutti. Da un paio di anni il designer Nike, tale Tinker Hatfield, si è adoperato per offrire una scarpa ultraleggera ma allo stesso tempo performante per l'usura a cui va incontro una calzatura da tennis.
Ispirata alle scarpe da running eccovi quelle che probabilmente sono le più belle scarpe da tennis che abbiano mai solcato un rettangolo di gioco: le Nike Zoom Vapor!
Sistema Zoom Air, Adaptive Fit e XDR sono il succo della tecnologia applicata sulla scarpa; la tavolozza di colori è più che ampia, la scarpa una tela in movimento su cui riversare un arcobaleno di colori ad ogni nuovo torneo che gioca il numero uno Federer.
Prezzo alto ma giustificato da cotanta creatura. Aggiungiamo che da qualche settimana i fans di Roger possono scegliere la scarpa che indosserà di torneo in torneo, il cliente fidelizzato è servito!
È il numero uno del tennis da che esiste l'umana ragione: R. Federer.
Questo è uno dei pochi casi in cui uno più uno fa 1. Nike è da più di un decennio sponsor tecnico di Federer, e negli anni 90, lo è stato anche per molti numeri uno del tennis, Agassi e Sampras su tutti. Da un paio di anni il designer Nike, tale Tinker Hatfield, si è adoperato per offrire una scarpa ultraleggera ma allo stesso tempo performante per l'usura a cui va incontro una calzatura da tennis.
Ispirata alle scarpe da running eccovi quelle che probabilmente sono le più belle scarpe da tennis che abbiano mai solcato un rettangolo di gioco: le Nike Zoom Vapor!
Sistema Zoom Air, Adaptive Fit e XDR sono il succo della tecnologia applicata sulla scarpa; la tavolozza di colori è più che ampia, la scarpa una tela in movimento su cui riversare un arcobaleno di colori ad ogni nuovo torneo che gioca il numero uno Federer.
Prezzo alto ma giustificato da cotanta creatura. Aggiungiamo che da qualche settimana i fans di Roger possono scegliere la scarpa che indosserà di torneo in torneo, il cliente fidelizzato è servito!
13/01/13
STREET SURFING, APPUNTI PER FUTURE DISTRUZIONI!
Prendi una motoape, un Oxeloboard ed uno skate old school: mischiali sapientemente con un paio di tamarri della tavola ed il gioco è fatto. Annoto bene per improvvisi istanti di noia
11/01/13
KALENJI ELIORUN 2013, RUNNING SHOES MEETS STYLE!
Ci sono scarpe che vengono pensate per un certo uso e stop.
Ci sono scarpe che riescono a fare più cose contemporaneamente, a differenza di chi scrive, assolvono bene entrambi i compiti: comfort massimo per il running, tecnologia CS sul tallone (tecnologia brevettata Kalenji, e schiuma EVA in doppio strato) e scarpa per tutti i giorni che non passa inosservata, è la ELIORUN 2013. In Asia, patria del fluo e dei man-ga sono già un cult, sarà anche perchè Decathlon lì non esiste e quindi la corsa al pezzo è ancora più stimolante.
La foto mostra l'intero colorama, il tutto a 59,65 euri, anche in versione lady.
Ci sono scarpe che riescono a fare più cose contemporaneamente, a differenza di chi scrive, assolvono bene entrambi i compiti: comfort massimo per il running, tecnologia CS sul tallone (tecnologia brevettata Kalenji, e schiuma EVA in doppio strato) e scarpa per tutti i giorni che non passa inosservata, è la ELIORUN 2013. In Asia, patria del fluo e dei man-ga sono già un cult, sarà anche perchè Decathlon lì non esiste e quindi la corsa al pezzo è ancora più stimolante.
La foto mostra l'intero colorama, il tutto a 59,65 euri, anche in versione lady.
16/04/11
LETTURA DEL MOMENTO. BUKOWSKI ED IL VECCHIO SPORCACCIONE.

La versione del libro in mio possesso è datata 1979 e costa(va) solamente 3.500 Lire. Incrocio le dita sull'eventualità di poter finire di leggerlo, sia per la presenza massiccia di insetti minuscoli tra le pagine, sia per la polvere che credo sia parte integrante del libro da 20 anni di onorata presenza tra gli scaffali della soffita.
Non posso scrivere ed aggiungere altro sul libro, non fosse altro per il fatto che ho ancora letto l'introduzione del curatore della versione italiana "Sull'iperrealismo narrativo di Bukowski" e niente più.
Allego una breve ed esaustiva introduzione trovata sullla rete:
“Taccuino di un vecchio Porco”, o “Taccuino di un Vecchio Sporcaccione” (titolo originale “Notes Of A Dirty Old Man”), viene pubblicato per la prima volta in Italia nel 1980. Protagonisti assoluti del romanzo, come quasi sempre avviene nei lavori di Bukowski, sono gli “ultimi”. I diseredati, gli sconfitti, quelli destinati a recitare, nella società dei ricchi e potenti, la parte dei perdenti.
Ed ecco così che le scene, la trama, le parole raccontano di quegli ambienti fumosi, sporchi e decadenti, dove la vita è molto intensa, ma al tempo stesso fugace, vissuta sul filo di un rasoio, di quelle periferie malfamate, dominate dai palazzoni fatti di mattoncini rossi e scale anti-incendio arrugginite, dei bar dove si gioca d’azzardo giorno e notte, o in cui si trascorre il tempo attaccati ad una bottiglia di whisky, per dimenticare ogni tristezza.
Ecco allora le corse dei cavalli, su cui persone poverissime scommettono ogni loro avere, incontri di boxe in cui giovani emarginati cercano il riscatto della propria esistenza, e ancora: prostitute, angoli bui, strade polverose, alberghi da poco prezzo sui cui brillano, invadenti, le insegne colorate al neon, in un affresco lucido ed impietoso di quell’America di serie B che quasi nessuno ha avuto la stoffa di raccontare.
Vitale, violento, dotato di un’incredibile forza espressiva, “Taccuino di un Vecchio Porco” è senza dubbio una delle opere più interessanti e riuscite dell’indimenticabile Charles.
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